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Primo dei primi in campionato, ma in coppa gran degustatore di secondi. Vedi Coppa Uffa. Ai playoff fuori all’antipasto. Peccato per una squadra che pur non godendo dei pronostici dell’avvio (fortuna sua!) ha saputo sfruttare l’onda romana cavalcando la classifica. De Sanctis-Benatia sono stati un ottimo plus in un reparto arretrato con i soliti Danilo-Savic e le novità Cacciatore-Albiol non proprio al top. Davanti avere in squadra il capocannoniere Immobile e le triplette di Berardi ha fatto la differenza ma è mancata la qualità del contorno, forse nel mezzo dove spicca solo il pacco Honda. In sostanza dessert che lascia l’amaro in bocca.

To the top if u wanna fantakaccy. Artan oramai fa l’asta ad occhi chiusi e una mano sola. L’altra sappiamo come la usa, il nome della squadra non è casuale. Ecco allora che con un Reina, un Chiellini, la triade Florenzi-Cerci-Borja Valero e la coppia retrò Toni-Cassano agguanta il Verdelotti e la vetta del girone. I playoff però sono crudeli e il Real Brocca che lo inseguiva lo punisce senza permesso di replica. Altra stagione di rimpianti per Artan (per così dire) che per citare Claude di “.. alla fine arriva Polly”...fa Pippa.

Nell’anno del decennale i graspini bissano lo scudo del 2008 e pascja a Luglio capitola a nozze. Dichiarerà:”Avevo promesso che se fossi riuscito a fare una doppietta mi sarei sposato. Non mi riferivo al Fantakaccy però!!”. A volte la sicurezza nei propri limiti non paga. Ecco allora che nonostante un Marchetti versione limited, i graspini fanno il colpaccio. Solito grande attacco super lusso con Llorente, Balotello, un redivivo Toni e un decisivo Destro. Solita difesa granitica con Chiellini e Nagatomo come mascotte. Solito centrocampo old school con Pirlo a disegnare e Florenzi a colorare dentro le linee. Insomma, i graspini hanno portato tutti a scuola.

Non parliamo degli intrighi amorosi tra i cronisti di sky, ma della dilusione del povero Beppe. Dopo anni di tentativi la sua squadra arriva ancora in una finale, gioca in casa, grande autostima. Ma perde ai rigori. Stile Italia a USA ‘94. Palacio è il Baggio di allora, trascinatore fino alla finale. Jorginho grande presa, De Rossi in spolvero, Bonaventura e Pereyra tra i plus. Squadra compatta e affamata. Rimane la fame.

Matricola impertinente, porta subito in bacheca una coppa (Uffa) eliminando la capolista del girone, ma la polemica più grossa è quella del logo che le Sorbole rivendicano di diritto. La dirigenza di Quiliano si ritira in silenzio stampa e addirittura non si presenta alla cena delegando la premiazione al collega di ufficio Verdeloth. I legami oscuri sono chiari a tutti a questo punto. Detto questo, gran bella squadra. Abbiati vabbè, ma davanti l’asse Lichtsteiner - Vidal-Cajellon-Candreva forma uno dei pacchetti più forti del torneo. Davanti manca la vera punta ma all’occasione i vari Paulinho o Keità hanno saputo rendersi utili. A qualcuno brucia l’esordio vittorioso, ma l’aquila ha spiegato le ali e spiegato fantacalcio.

Ajeje sceglie sempre giocatori affascinanti, spesso delle sole, ma quest’anno ha girato bene. Mirante e Perin low coast eccellenti, Barzagli e Albiol solidi, Candreva-Callejon-Moralez per ogni confort, Higuain-Llorente per il goal. Solito sud-america/spagnoleggiante per un calcio col mojito in mano e l’infradito al piede. Terzo posto di tutto rispetto, ma al galà delle stelle proseguono i graspini perchè i suoi erano già in vacanza. Non erano abituati alla post-season...

Solita rosa sorniona, che pesca dei playoff all’ultimo ma non incide e non lascia il segno. Mirante è stata una buona presa, Rolando e Hearteaux anche nel complesso. Delusione Pasqual. In mezzo il pacchetto Catania è stato più pacco che altro e Cerci non può far tutto lui. Iturbe sorpresa, Palacio fa quel che può e anche di Natale, ma ormai ha una certa… Nè pesce nè carne e alla grigliata niente premio per il decimo torneo a bocca asciutta.

Diegolas non ha resistito e anche quest’anno ha preso il capitano, nell’anno del suo ritiro. Solo applausi per lui e anche per i Kings, squadra in continua ascesa che sta costruendo le basi per arrivare in alto. Forse se Gomez non si fosse rotto staremmo parlando di qualcosa di più di un quarto posto e di un’uscita ai quarti dei playoff ai rigori. L’anno prossimo non ci sarà il buon Zanetti ma il passaggio di testimone è già nei programmi. Credo. No?

Schiaboune il suo alla fine lo arraffa sempre, anche grazie alla sua fede capitolina che quest’anno ha pagato. Pjanic ha fatto una stagione da cappello, Ljajic da cappelle, e nel complesso il quinto posto rispecchia i valori della squadra. D’altro canto la filosofia del GM era chiara:”Vediamo come va l’asta, evitiamo i playout e ci si vede in caso alla cena”. Chi ben pianifica è a metà dell’opera.

Per così dire. Max organizza il solito gruppo arcigno e difficile da affrontare, con Castan e Licht davanti ai resti di Abbiati, la brutta copia di Lodi nel mezzo, Parolo per la corsa e i goal di Immobile a salvare baracca e burattini. Ne esce l’ennesima stagione senza affanni ma senza Lodi. No, ok, Lodi quest’anno c’era, anche se non si è visto. Ci siamo capiti dai…

Come spesso succede Mauro imposta la rotta e poi lascia che la barca vada. Ha rischiato grosso di andare ai playoff, suscitando le critiche (e l’invidia) di tanti, su tutti i verdelotti. Hamsik in ombra ma Perin, Maicon, Pogba, Kakà etc hanno fatto il loro e anche l’attacco orfano del faraone El Shaarawy ha reso con i soli Cassano e quella mummia di Amauri. Alla fine il destino ha reso giustizia, relegando la squadra ai margini dei playout, ma qualcuno reclama giustizia e ha chiamato in sede per avere spiegazioni. Ha trovato la segreteria.

Dopo la conquista della Supercoppa il ManzoTeam conclude un ciclo iniziato col duplete del 2013. E si prende un meritato anno di riposo. Stagione sul divano con Paletta-Romulo-Tevez-Iturbe poker (italo)argentino che consegni una salvezza serena. Nel frattempo fanno cassa vincendo al Totokaccy. Ho la netta sensazione che li rivedremo ancora in alto nell’immediato futuro…

Come ogni anno i pronostici del Verde hanno fatto vittime e per poco una tra le tante poteva essere la Verdelotti stessa. Piombata nel baratro dei playout si è salvata con la solita esperienza. La squadra elaborata dal Verdelab non era affatto male, da Buffon tra i pali, passando x Cuadrado e c., peccato per l'attacco senile Totti-Milito. Gli infortuni fanno pagare dazio, ma la fortuna gira e così ecco uscire dal cilindro di una stagione nefasta una Kacchampions. So Mag'.

...e come Sfiga. Momox si appella alle SS per giustificare l’annata no. In effetti la miglior media del girone (73.426 davanti al 73.185 di Manzo tra l’altro) non è ripagata dalla posizione in classifica e dai playout, che comunque durano poco. Aggiungiamoci il logo copiato e la diatriba che neanche Al Bano e Michael Jackson. Insomma troppe polemiche, spogliatoio in subbuglio con Berardi e Di Natale che fanno ad asciugamanate sotto la doccia. Scene brutte. Bisogna voltare pagina…

Difficile farlo per un harleysta ma la squadra del Gianma quest'anno andava proprio a "roda alta". Tevez trascinatore, Hernanes desaparecido, e così eccoli ripiombare nel loro habitat naturale proprio sul più bello: playout. Modalità salvezza, oramai quasi formalità. Gianma ha dato gas, ma solo puzza e poco arrosto.

Felicetto è l’uomo in missione. Non si può uscire a mani vuote dalla stagione, nè lasciare il record di piselli a MDL. Ecco allora la cavalcata selvaggia verso il terzo ligneo fallo che esalta la compagine del basso padovano fino all’orgasmico finale. Sembra quasi una trama da Harmony linea Rossa. Buffon, Maicon e Balotelli nel cast. Sentite anche voi quel brivido lungo la schiena?

Hobbit deve forse preparare un piano B x le sue stagioni, perchè dopo lo scudo inanellare due finali di playout è sintomo che qualcosa non quadra. Icardi, uomo gossip per eccellenza, l’ha salvato con un finale di stagione strepitoso, alla faccia del pepita Higuain. Le chiappette dell'uomo della Contea (di Bologna) per quest'ano sono salve. Ma il buongiorno del pisello è dietro l'angolo. E non è salutare.

Matteo oramai cura le vacche in montagna, ma dovrebbe prendersi cura anche del suo giocattolo. Morpy si trova chiaramente tra due fuochi, ed è sempre difficile interpretare gli estri del vulcanico presidente. Bardi è chiaramente una scelta in onore alle ballate medievali con la cetra, ma i Pogba e i Cuadrado, con Destro e Rossi (ahia!) davanti avrebbero fatto le fortune di ogni fanta squadra. Troppo semplice per gli MDL.

Quando il Pennellone si accoda alla compagnia c’è poco da stare tranquilli. Come sempre tridente pazzesco, che quest’anno se gli infortuni assegnassero dei punti non ce n’era per nessuno. Gomez, Klose, Pazzini hanno fatto faville in ortopedia. Il Pennello abbozza, adduce scuse, le spara grosse, da buon grillino. Nessuno è sicuro. Guardatevi le spalle. #sietecircondati

Ultimo solitario aratro si consolera convolando a nozze alla fine del torneo. Non poteva chiedere di più, no? Certo i soliti benpensanti obietteranno che anche pascja si è sposato subito dopo eppure ha sculato una vittoria dello scudo a suon di rigori. Fatevi un po’ i cazzi vostri è la replica immediata. Non siamo nell’NBA ma per quest’anno Aratro potrà dire di aver ottenuto l’anello. TANTI AUGURI AD ARATRO! (e alla sua sposa!!)