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I manzi formano una rosa che dalla cintola in giù è una delle migliori: in difesa Bremer, coadiuvato da Tomori , Rrahmani e Criscito, chiude la saracinesca e porta vari bonus; il centrocampo fa il suo nonostante la stagione non esaltante di Mkhitarian, Luis Alberto e Kessie. Questo basta e avanza per vincere il girone, ma ai play off la mancanza di un bomber si fa sentire e non si superano i quarti.

La squadra migliore dell’anno, leggendo le medie, sembra instradata per un doublete di altri tempi: vince la kacchampions e raggiunge le 4 coppe, contando anche la Uffa, ma lo scudetto rimane ancora una chimera per uno dei manager più talentuosi del Fantakaccy. L’avventura ai play off finisce subito, probabilmente per la mancanza di un vero e proprio bomberone li’ davanti, nonostante un Leao in stagione ottima.

Il Pennellone decide, come spesso accade, di puntare su molti neroazzurri e quest’anno ci azzecca in pieno: il sempre buon Handanovic, Perisic alla migliore stagione in carriera, Barella e Chalanoglu che portano vari bonus; se a questi si aggiungono i brillanti Theo Hernandez e Pasalic si puo’ capire come Maroleo abbia portato a casa il primo scudetto della storia, nonostante un attacco quasi inesistente.

Nessuno, tranne l’interessato, saprà mai perché si sia deciso di puntare su un numero cosi’ alto di giocatori dell’Atalanta. La tecnica del “one team one dream” è rischiosa e la stagione peggiore da molti anni a questa parte della “Dea” non ha facilitato l’azzardo. Wolves comunque si è giocato il primo posto fino a fine anno, ma ai play off è incappato in una giornata no dei nerazzurri, evento che affossa questa strategia estrema.

Avete presente quando all’asta l’illuso di turno punta su Berardi e ogni anno viene deluso? Ecco, quest’anno doveva essere il turno di Sorbole e invece, finalmente, l’attaccante del Sassuolo esplode veramente e fa una stagione da 15 goal e 13 assist! Peccato che il centrocampo non lo supporti molto , Simeone sia troppo altalenante e Zapata sia più in infermeria che in campo, altrimenti…

La stagione del buon Verde non è di quelle da ricordare negli annali, ma le qualificazioni ai play off e il superamento del girone di kacchampions non sono mai state in discussione, grazie anche un Berardi e un Milinkovic Savic in grande spolvero. La sua sfiga, pero’, è stato incrociare un Maroleo che in coppa gli rifila 4 goal e in campionato addirittura 7, estromettendolo da tutto e spegnendo i sogni di gloria dei neroverdi.

Il nuovo arrivato vuole subito fare la voce grossa e si presenta con una rosa di tutto rispetto, con una difesa e un attacco sulla carta spaziali. In realtà per tutta la stagione fatica abbastanza e raggiunge i play off solo all’ultima giornata. Supera gli ostacoli e arriva alla finale da favorito, ma incappa in un Max Allegri che fa turnover proprio durante la partita decisiva e condanna Marco alla sconfitta. Peccato !

Maxmezzini non si smentisce e all’asta imbastisce una squadra senza top player (ad esclusione, con il senno di poi, di Maignan), con un Ibra ormai vecchio e che non puo’ più garantire le presenze e i goal di un tempo. Cercando di imitare il Milan, manco fosse una squadra reale, Ceregliese fa gruppo e riesce a raggiungere addirittura le semifinali dei play off, estromettendo Manzoteam, una delle favorite alla vittoria finale.

Non una delle migliori stagioni per una delle squadre più pazze del fantakaccy : Felicetto punta sui milanisti sbagliati e incappa nella peggior stagione degli ultimi anni di Belotti. Ci pensano Pellegrini, Abraham e Barak a far sognare fino alla fine i play off Vaccaboa, che pero’, si assesta a metà classifica : una posizione anomala per una squadra, solitamente, da tutto o niente.

Il nuovo arrivato, come Imega nell’altro girone, dimostra subito di non essere venuto per pettinare le bambole e compone una rosa di tutto rispetto, con Vlahovic a guidarla (pure quello in comune con Imega). I play off sembrano cosa fatta ad un certo punto, ma nell’ultimo giro di partite subiscono un tracollo che fa impallidire anche quello di Aratro nel girone 1, facendosi sbattere fuori da un arrembrante Ceregliese.

Sembrava essere un’annata d’oro per Aratro, ma probabilmente la vittoria del Trofeo Verdelotti non ha portato fortuna (come sempre). Un inizio di stagione sfavillante aveva portato la squadra nelle primissime posizioni, ma verso metà del percorso qualcosa si è inceppato, portando ad una lunghissima streak di sconfitte: i punti inizialmente guadagnati hanno almeno evitato dei play out.

Quest’anno i pipponi non sono in una di quelle stagioni sfavillanti, anzi, è proprio Artan in primis che non perde occasione di criticare i propri giocatori ( e se stesso per averli comprati) ad ogni partita finita male. I portieri sono tra i peggiori della lega, Mkhitarian e Insigne non incidono come dovrebbero e il resto della squadra è sul mediocre andante, ma nonostante tutto evita dei play con il rischio di un cazzo nel culo.

Nonostante una delle peggiori difese degli ultimi 15 anni (colpevolmente non rinforzata) Matteo e Morpy hanno provato a dire la loro durante questa stagione grazie ad un portiere del Napoli spesso imperforabile e ad un attacco da molti goal: peccato che Lautaro e Insigne non fossero nella loro annata migliore dagli 11 metri (4 errori a testa) e alla fine sono arrivati gli affezionati play out.

La maggica del fantakaccy non può essere criticata per le scelte in sede di asta, la squadra è oggettivamente buona, ma forse l’oracolo di Monselice, pronosticandola prima, gli scaglia una maledizione mortifera. La squadra cerca tutto l’anno di uscire dal pantano della metà/bassa classifica, ma alla fine i play out sono una sentenza e quando è destino, non c’è proprio nulla da fare: un pisello guadagnato in sede di pronostico…

Dopo l’incredibile scudetto dell’anno scorso e i lunghi festeggiamenti, la presidentissima non ne aveva ancora abbastanza e il suo umile servitore l’ha gentilmente omaggiata di altri due trofei : prima la Supercoppa e dopo la coppa Uffa . Svanita l’ebrezza degli ennesimi bagordi, la squadra si è risvegliata al terzultimo posto, ma questo non ha tolto il sorriso dalla faccia di Shakira.

Dopo la stagione monstre dell’anno passato e uno scudetto gentilmente regalato a Montezuma, il Kaccy non riesce a ripetersi… per la verita’ non ci va neanche lontatamente vicino. Un’ annata di sofferenza , sempre nelle retrovie, per molto tempo ultimo in classifica, nonostante una rosa con Ospina e Immobile. Si è provato a risalire, ma la squadra è stata troppo altalenante e i play out sono la logica conseguenza..

No, questa volta Luis “Lupo” Alberto non c ‘entra.. L’anno scorso Snk, in abbandono, aveva chiuso all’ultimo posto, questa stagione guadagna solo una posizione. Nonostante un Maignan sugli scudi e una difesa ermetica, Diego non riesce ad essere mai in gioco per qualcosa di importante: centrocampo poco incisivo e attacco troppo vario per fare sempre la scelta esatta. Per la prossima asta consigliamo un po’ di Gatti.

Le aquile sono rimaste veramente pochi anni nel fantakaccy, ma non si può dire che siano state una comparsa: sempre nelle zone alte , in bacheca uno scudetto e un Birra Verdelotti, molti altri trofei sfiorati, ennemila gufate tirate . Ma questa risulta una mesta stagione, finita con il penultimo posto; a fine anno, poi, l’annuncio dell’abbandono del torneo, forse in un momento di sconforto: l’aquila torna in libertà.

Il Pac non ha tempo di partecipare all’asta poiché l’erede ha deciso di nascere in prossimità di essa. Si affida all’Astamatic e riesce a prendere solamente portiere, Immobile e Dybala. L’inizio anno è da incubo, ma con qualche aggiustamento nel mercato di gennaio la squadra inizia a rodare e guadagna un bel po’ di scalpi nell’alta classifica: troppo tardi per raggiungere qualche traguardo. E Se fosse intervenuto prima?

Come ogni anno Ajeje compone una rosa formata da vari laziali, da vero aquilotto, con a capo Luis Alberto. Proprio lo spagnolo, probabilmente, è il simbolo di una stagione anonima, in cui non c è mai un solo guizzo degno di nota; il resto della rosa è di livello basso e non basta la discreta stagione del solo Giroud a salvare un’annata disastrosa. L’unica nota positiva è aver evitato un meritatissimo pisello in finale di play out